Taglio del nastro al Centro Fiere di Braccagni. Nuove chance dalla Regione
BRACCAGNI. Con il taglio del nastro si è aperta la 40ª edizione della Fiera del Madonnino, in programma al Centro Fiere di Braccagni fino al 25 aprile.
«Ospitare 330 espositori – dice Andrea Masini, presidente di Grosseto Fiere – ci fa capire quanto impegno abbiamo messo per arrivare a questo importante anniversario». Ad incorniciare l’esordio ci hanno pensato i butteri della Maremma con una suggestiva esibizione tutta per il pubblico. Tante le categorie merceologiche esposte: macchine e attrezzature per l’agricoltura, zootecnia, florovivaismo e giardinaggio, produzioni enogastronomiche, veicoli e trasporti, edilizia, macchine movimento terra, arredamento e complementi, arredo per esterni, servizi, generi vari. Sul fronte dei servizi, invece ci sono il baby parking, il bar ristoro e ristoranti, la fattoria didattica per i più piccoli.
Le aziende espositrici vengono dalla provincia di Grosseto (135), dalla Toscana (92), e da altre regioni (103). L’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha ribadito l’importanza di un recente protocollo di intesa stipulato dalla Toscana con Grosseto Fiere sull’agroalimentare e che punta al miglioramento dei servizi a partire dalla prossima edizione. «Crediamo nella Fiera del Madonnino – dice Remaschi – e ci vogliamo investire così come vogliamo investire in una terra a grande vocazione agricola come la Maremma».
Contemporaneamente alla fiera si svolge la 21ª Mostra scambio dei bovini di Razza Maremmana iscritti al libro genealogico, promossa da Arat (Associazione regionale allevatori) ed assegnata da Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani): lunedì e martedì sfileranno in gara 124 capi (53 dalla provincia di Grosseto) appartenenti a 15 aziende toscane (5 maremmane); mercoledì 25 aprile una giuria di esperti li valuterà e assegnerà premi e riconoscimenti.